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martedì 12 giugno 2007

L ' AMORE

La dimensione più bella dell'essere umano. Se ami qualcosa o qualcuno stabilisci la connessione più bella dell'essere umano.
Essa è invisibile ma permette di fare cose impensabili.
In molti dicono che l'economia traina il nostro mondo, ma si sbagliano.
Il mondo lo trainano gli ideali e l'amore; l'economia è lo strumento usato per ordinare la situazione.
Esiste chi ama il denaro in sé, ma non è questo l'elemento chiave per governare il mondo.
Hitler amava la sua razza, per questo è riuscito a fare ciò che ha fatto nel bene e nel male. Mussolini amava la sua terra, così come tanti Americani hanno amato l'America o tanti fedeli hanno amato il Papa.
Al mondo c'è stato chi ama la scienza così come Romeo amava Giulietta oppure chi ama la sua casa a tal modo da non pensare di poter vivere altrove. C'è chi ama un mestiere, c'è chi ama il mare, chi ama se stesso e chi ama un animale.
L'amore per una donna spinge a fare cose impossibili, così come si è sempre detto dell'amore che si prova per i propri figli o per un ideale.
Questo è l'amore, capace di andare oltre alla logica, oltre all'orgoglio personale ed oltre alle piccolezze della vita.
Talvolta questo sentimento non è riconoscibile, poiché la vita ci costringe a nasconderlo, essendo esso troppo puro, potenzialmente pericoloso.
Per amore infatti si fanno anche le più grandi sciocchezze e ci si lascia andare senza preoccuparsi delle conseguenze. Perciò le persone hanno paura di innamorarsi, perché temono le conseguenze che spesso saranno sgradite, temono di essere ferite e spesso finiscono per odiare, perché amare è difficile e quando non si ama più, spesso si odia e di conseguenza ci si fa del male.
Come mai è così difficile amare? Cosa impedisce due persone di amarsi?
Si può dire generalmente che le cose “vanno male”, ma possiamo notare che questo si traduce in due situazioni principali.
La prima è la convinzione di stare vivendo con qualcuno che ti fa sprecare il tuo tempo, con qualcuno che non ti porterà ad essere migliore secondo le tue convinzioni o quelle degli altri. Hai paura di peggiorare, di perdere le virtù che hai, di cambiare in peggio e ti senti di non poter sopportare qualcuno che consideri per molti aspetti peggio di te.
La seconda è quando, per contrario, si è convinti di non avere un futuro perché l'altra persona è meglio in determinati aspetti, e ci si sente privi di fiducia in se stessi, portando ad una crisi di coppia.
All'interno di queste due situazioni, risiedono tanti problemi che portano al distacco: problemi economici, di prestigio sociale, estetici, di salute, morali, sessuali, domestici (disordine o non curanza dell'igiene) ed infine problemi di fiducia verso l'altro.
Così possono fuoriuscire svariati comportamenti che non necessariamente sono propri delle persone prese singolarmente: si diventa irascibili, superficiali o chiusi in se stessi, si accentuano alcuni difetti, si è gelosi o scontenti.
La vita di coppia, così come maggiormente la vita familiare, riflette tutti i problemi della vita, si potrebbe comparare le vicissitudini che attraversa una famiglia agli stessi problemi che deve affrontare un intera civiltà. Per questo motivo, l'amore va coltivato nel profondo, perché sia ben radicato e sopporti le avversità della vita.
Un ulteriore complicazione è rappresentata dal fatto di poter essere anche soffocati dall'amore. Se si ama l'altro incondizionatamente più di se stessi e di ogni altra cosa, gli si permetterà di poter agire in qualsiasi modo, e si romperà un equilibrio che ci porterà ad essere soggetti pericolosamente passivi.
Preferisco invece evitare di dare troppa importanza all'aspetto prettamente fisico dell'amore: una chiavata è in sé una chiavata, sono i sentimenti delle persone che contano, siano essi buoni o meno. Quando ci si fissa troppo, ci si allontana dall'amore, andando spesso incontro a perversioni pornografiche od a rapporti carnali fini a se stessi, traducendo il tutto in piaceri equiparabili a quelli di una buona forchetta che consuma un piatto di tortellini.

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