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lunedì 7 gennaio 2008

CANNIBALISMO bis

Riportai qualche tempo fa la storia surreale di quell'uomo che si era mangiato un altro uomo consenziente.
Oggi mentre controllo la mail leggo su libero che un ragazzo di 25 anni ha ammazzato la sua ragazza per mangiarsela.
Quando la polizia è arrivata a casa sua ha trovato un orecchio che bolliva in un tegame, chissà, forse voleva farsi un brodino.
Bè anche i cattolici mangiano il corpo di Cristo, sta scritto: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui".
In un certo senso senso sarebbero più Cristiani i cannibali della Polinesia rispetto agli occidentali...
Immaginate un mondo dove la gente si mangia a vicenda.
Entrerei in un ristorante e potrei mangiare una fiorentina di mia zia, oppure degli spiedini di mio nonno. Per le feste natalizie magari una salama da sugo con le frattaglie dell'ex sindaco condite con purè e lenticchie.
Che roba. Non voglio essere blasfemo, ma potrei azzardare a dire che Cristo era talmente buono da poterselo pure mangiare...
Voglio dire,in vita, lui era purezza piena e la sua stessa sostanza umana era molecolarmente metafisica, era verità infinita, e per questo motivo chi davvero riesce a cogliere anche solo una molecola di quella verità, assorbendola, può avere vita eterna.
Al di là del fatto che uccidere qualcuno sia un gravissimo errore, per me è disgustosa l'idea di mangiare un essere umano perchè è una cosa impura, non lo è mangiare un animale perchè a suo modo è più puro di un essere umano.
Giusto per capire: sono solo io che faccio questi pensieri oppure
c'è anche qualcun altro?

4 commenti:

scarlett carson ha detto...

Mangiare un altro essere umano è come andare contro la sopravvivenza della propria razza... la conservazione della specie finirebbe bollita assieme l'orecchio della poveretta che citi nel post.
Questa spiegazione è quella che mi do razionalmente per spiegare l'orrore che ispira il cannibalismo.
Poi ci sarebbe una spiegazione più "sentimentale" che mi spinge a vedere ogni essere umano come un insieme di sentimenti che possono appartenere anche a me e a rispettarlo di conseguenza.

"Questo è il suo corpo, offerto in sacrificio per voi"- l'agnello sacrificale... il complesso di colpa cattolico... non fatemi ragionare su ste cose che divento una belva... e non per l'ovvia metafora d'amore, quanto per l'interpretazione cattolica che, a mio avviso, ha convertito un messaggio di libertà in messaggio di sottomissione.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ti potrei dare una risposta più scientifica forse dicendo che non ci si mangia tra appartenenti alla stessa specie: anche nelle razze animali sono pochi i casi di cannibalismo.

Altrimenti la specie sarebbe a rischio estinzione. Che poi l'uomo sia così imbecille da aver trovato l'escamotage al problema, ossia si uccide tra i suoi simili senza mangiarsi e quindi rischi cmq l'estinzione è un altro paio di maniche.

Ma tornando al cannibalismo, la ragione per cui si mangiano altri esseri di altre specie e non della nostra credo possa ricondursi solo ad un fattore di protezione delle specie. Il fatto che animali mangino animali di specie differente e noi si mangi animali non lo vedo come elemento determinante in quanto cmq anche l'uomo è un animale solo più evoluto degli altri (almeno così dicono e così mi hanno fatto studiare a scuola a suo tempo...)

Arthur ha detto...

Già, giuste osservazioni da entrambi.
Se la storia della mucca pazza è vera abbiamo la riconferma.

L ha detto...

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