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mercoledì 21 gennaio 2009

MONETA E MONDO

“Parleremo ora dei metalli, che sono in essi stessi una ricchezza e insieme il prezzo delle cose [...] come ci fornisce i cereali, essa che è generosa e benevola in tutto ciò che ci è di giovamento. Le cose che ci rovinano e ci conducono agli inferi sono quelle che essa ha nascosto nel suo seno, cose che non si generano in un momento: per cui la nostra mente, proiettandosi nel vuoto, considera quando mai si finirà, nel corso dei secoli tutti, di esaurirla, fin dove potrà penetrare la nostra avidità.
Quanto innocente, quanto felice, anzi perfino raffinata sarebbe la nostra vita, se non altrove volgesse le sue brame, ma solo a ciò che si trova sulla superficie terrestre, solo - in breve- a ciò che le sta accanto!”
Plinio il vecchio, storia naturale.


Belle parole quelle di Plinio, ma in definitiva non rispecchiano la realtà dei fatti.
Partiamo con un concetto semplice: chi non ha le basi su come funzioni la moneta, non ha le basi per parlare di politica, di diritto, di storia, e di come è regolata la vita delle persone.

L'origine della moneta

Strumento del demonio per alcuni, essenza stessa della civiltà per altri, moneta può derivare da un terime Latino o forse direttamente Greco. Presso il tempio di Giunone Moneta (l'ammonitrice), i Romani avevano la zecca, da qui si sarebbe avuto il termine moneta. Altri fanno notare come in realtà furono i Greci che insegnarono l'uso della moneta ai Romani, e che il termine moneta derivi molto probabilmente dal Greco Monytes (indicatore, designatore). Io penso sia più probabile l'origine Greca.
Esistevano civiltà senza moneta? Sì, esistevano, come ad esempio gli Etruschi più antichi. Queste civiltà evidentemente si potevano organizzare anche soltanto usando il baratto, poi però importarono dai Greci l'uso della moneta che risultava molto comodo per organizzarsi. Se vogliamo risalire a chi inventò la moneta, l'impresa è assai ardua, perchè anche i primi popoli che noi consideriamo come inventori della scrittura conoscevano l'uso di metalli piò o meno preziosi come merce di scambio, i Babilonesi poi, civiltà che personalmente mi ha sbalordito per il grado di evoluzione e le somiglianze con il mondo moderno, addirittura migliaia di anni fa, avevano già inventato le cambiali. Questo la dice lunga sull'economia e la moneta.

La moneta nella storia, parte prima

La storia che viene insegnata è una storia un pò idealista, si mette sempre in luce il carisma delle persone o degli ideali, poi però allo stesso tempo nessuno osa commentare chi dice che le guerre sono tutte causate da motivi economici. Allo stesso modo i meccanismi della moneta vengono sempre studiati in maniera poco chiara, ti dicono che in realtà adesso la moneta è solo un valore simbolico garantito dallo stato, poi però capisci che non sono soldi dello stato ma delle banche, ed allora pensi che se le banche hanno i soldi, allora le leggi dello stato le fanno in particolar modo in funzione delle banche. Ma siccome poi ti dicono che questo è il capitalismo e se non ti va bene ti prendi il comunismo, allora stai zitto e ti fidi degli scienziati dell'economia che dovrebbero regolare la moneta, e ascolti quella storia idealizzata che ti insegnano, ricordandoti però, che non è poi tanto da persona venale essere un pò critico su quello che ti insegnano e pensare che ti stian prendendo un in giro e che c'entrino di più i soldi...
Difatti, credo di non peccare di venalità se mi permetto di voler riconsiderare molti di quelli che sono i fatti storici del passato secondo un aspetto più realistico e più legato al denaro ed alla moneta.
Erodoto, per chi gli crede, testimonia addirittura che il Faraone Cheope (per gli Egizi rappresentava nientemeno che il figlio di Ra), abbia dovuto far prostituire la figlia per ottenere altri talenti onde poter pagare i lavori ed il materiale della sua piramide. Che sia vera o no questa storia, sappiamo come il denaro abbia in realtà sempre molto influenzato la storia antica, anche Pericle sottrasse i soldi dalla Lega Delio-Attica per fare crescere Atene e costruire il Partenone, ed anche ai tempi di Roma l'economia, ed il signoraggio sulla moneta (la parte che il signore, ovvero l'imperatore, decideva di tenere per se quando coniava monete) erano una questione di fondamentale importanza. Non si può dire che Roma sia caduta solo per motivi economici, si può senz'altro dire che andandosi a rileggere i problemi economici e monetari c'è molto più da imparare di quanto non si creda.
C'è chi come Asimov, dice che Attila, il re degli Unni, fu fermato dal Papa a Roncoferraro, proprio poichè fu offertogli una valanga d'oro assieme ad un accordo perchè andasse a conquistare da un altra parte, questa potrebbe essere una spiegazione plausibile al suo repentino cambiamento di idee, più plausibile del fatto che si fosse spaventato dalla Croce che innalzava il Papa.
Durante tutto il medioevo poi, il ruolo dei banchieri, spesso Ebrei, è sempre posto in secondo, per non dire terzo piano, per dare spazio alle figure dei sovrani o dei conquistatori, od altre volte agli ideali ed alla religione. Questa però è una noncuranza, perchè in realtà chi guarda bene i finanziatori di certi sovrani, capisce che molto spesso alcuni passaggi logici non chiari, sono spiegabili se riletti in chiave di interessi economici.
Il Gran Khan nipote di Gengis che conobbe Marco Polo, colui dal quale avrebbe copiato la banconota (che in realtà era già utilizzata sotto forma di garanzie di banchieri, per non parlare di ancora prima, ad esempio in Babilonia) tentò di invadere il Giappone con il preciso intento di trovare oro, perchè l'economia del suo impero non navigava in ottime acque.
Le crociate poi, non furono solo guerre di religione, ma guerre per interessi economici, tant'è vero che il doge di Venezia aiutò il Papa in cambio di un preciso contratto commerciale, che prevedeva di fare a metà di quanto conquistato. I Templari poi pare vennero sterminati e soppressi per motivi economici, Filippo il Bello aveva troppi debiti con loro, ed il Papa dell'epoca non fece molto per evitare la loro fine.
Carlo V del Sacro Romano impero potè salire al potere perchè finanziato dalla famiglia di banchieri Fugger, e nel resto d'Europa i nobili continuavan a prendere soldi a prestito dai commercianti e banchieri, spesso dando a garanzia anche i gioelli di famiglia. Questo era possibile perchè i banchieri avevano più risorse degli stessi sovrani, prestavano denaro ad interesse, denaro che a volte nemmeno avevano, poichè sapevano che statisticamente era quasi impossibile che tutti i depositari richiedessero loro indietro i soldi, anche perchè le loro ricevute fungevano esse stesse da denaro ben più comodo che gli ingombranti metalli preziosi.
Infatti all'epoca le monete avvallate dai sovrani, erano di metallo prezioso, metallo che per le sue qualità garantiva la stabilità e la bontà della moneta.
Alla fine del XVII secolo compaiono poi le prime banche di emissione, queste banche in pratica venivano ad avere la funzione che era stata fino ad allora degli imperatori e dei sovrani, quella cioè di stampare moneta propria, a proprio piacimento, di prestarla alla gente od allo stato e di prenderci sopra anche l'interesse.
L'esempio principale è la Banca d'Inghilterra che nasce nel 1694, Inghilterra che sprofondava nel debito a causa della guerra contro la Francia, ma che comunque era lo stato più forte del mondo e presente nei cinque continenti con le sue flotte navali.
La Banca in pratica stampava soldi e traeva interesse sui soldi che stampava, la cosa strana è che in realtà essa fosse privata, quindi in pratica l'economia del paese era basata su un ente che faceva gli interessi di pochi (alcuni dicono che il fondatore Paterson fosse un Massone, altri sottolineano che era un piano dell'allora già potente lobby Ebraica).
Fatto sta che la banca che emetteva i soldi del paese più potente del mondo era in mano non ad un sovrano ma ad un gruppo di affaristi che magari non appariva nemmeno in pubblico.
Poi avvenne la rivoluzione Americana, nella quale il ruolo della moneta giocò un ruolo fondamentale, sicuramente più importante della tassa sul tè, forse questa tassa era particolarmente irritante ma la sovranità monetaria, per gli Stati Uniti, era sicuramente più importante di quello che ci hanno insegnato, anzi fondamentale, lo stesso Franklin ebbe inoltre a dire:

"Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.”


Quanto scritto da Franklin è in realtà esattamente quello che è successo dal 1913 ad oggi, questo è avvenuto con la complicità di molti uomini di potere Americani.
Tornando alla banca d'Inghilterra, dal 1797 al 1821 ad esempio, soppresse la conversione aurea a causa della guerra con la Francia, quindi già da allora la moneta era a corso forzoso. Poi fu introdotto il Gold Standard, che poneva freno all'inflazione che si stava creando, correlando la sterlina ad una quantità d'oro.
Nel frattempo va ricordato come le attività dei banchieri continuavano ad avanzare.

Esempio di banchieri : la dinastia Rothschild

Emblematico è il caso della casata dei Rothschild, che, per dirla in breve, sono stati e tutt'ora giocano un ruolo di primissima importanza nella finanzia mondiale.
In pratica questa famiglia di affaristi, da oltre 200 anni si è arricchita più di intere nazioni. Il capostipite insegnò ai figli come gestire il denaro e lucrare su qualsiasi tipo di affare, li mandò in cinque differenti città: Londra, Parigi, Francoforte, Napoli, e Vienna. Avevano un servizio di posta eccellente e grazie a questo, crescevano economicamente più degli stati che li ospitavano. Il Duca di Wellington fu finanziato dai Rothschild, che inoltre specularono sulla sconfitta di Napoleone lasciando credere agli altri che avesse vinto.
Con queste enormi risorse economiche riuscirono a intervenire a favore della Banca d’Inghilterra, quando la crisi di liquidità del 1826 piegò le gambe al governo britannico. Collaboravano con altri Banchieri di livello internazionale come i Warburg, la famiglia dei Morgan, i Montefiore, gli Schiff, gli Oppenheimer ed altri. I Rothschild furono inoltre molto attivi nel movimento Sionista che progettava il ritorno degli Ebrei a Gerusalemme.
Sono stati, più o meno direttamente, presenti in quasi tutti i grossi progetti di finanziamento. Era nella banca dei Rothschild che si decideva il prezzo dell'oro mondiale dal 1919 al 2004 così come i Rothschild erano tra gli azionisti privati della FED Americana. Non so se chi legge abbia idea di quanto importanti siano le cose che ho appena scritto.
I Rothschild sono ancora tra le famiglie più potenti del mondo, basta dare un occhiata alle loro banche su internet e rendersi conto di quante filiali hanno sparse intorno al mondo, o in quante aziende e progetti siano presenti.

Storia della moneta parte seconda

Dopo che l'America ottenne l'Indipendenza, Napoleone sconvolse l'Europa con le sue idee di uguaglianza, ci fu la rivoluzione Francese. Intanto, l'Inghilterra, pur fortemente indebitata con le banche, continuò la sua supremazia, non senza spargimenti di sangue. La guerra dell'oppio in Cina, o la guerra Anglo-Boera dove gli Inglesi usarono campi di concentramento, ne fu un altro esempio, quest'ultima fu causata, manco a dirlo, per motivi economici (era pieno di oro e diamanti).
Senza stare a dilungarmi troppo su quanto accadde in giro per il mondo arriviamo alla nascita degli Stati più o meno attuali come l'Italia, in altre parole i sovrani come gli Asburgo, perdevano la loro importanza, per lasciare posto agl stati più o meno democratici come il nostro. Anche sulla democrazia ci sarebbe molto da dire, in realtà infatti la democrazia è a mio avviso anche intendibile come un progressivo addomesticamento delle persone; difatti inizialmente potevano votare anche in Italia solo le persone che avevano un reddito minimo pari ad una somma ingente, quindi in realtà tutto è sempre stato impostato in primis sui soldi.
Arriviamo così alla creazione della Federal Bank Americana, dove visto che lo stato più volte rischiò di fallire, si preferì affidarsi a Banchieri privati (quasi sempre Ebrei) per gestire le finanze. La Federal Bank, aveva naturalmente il potere di battere moneta e di decidere il tasso di interesse.
La prima guerra mondiale scoppio per motivi di interessi soprattutto economici, ed anche qui la massoneria fu importante; poi si creò lo Stato di Israele, ciò fu reso possibile sempre per motivi economici. La seconda guerra mondiale, non fu solo una questione tanto idealistica, Hitler stesso venne armato dalle banche inglesi, e lasciarono lui conquistare Austria e Polonia, semplicemente perchè a quanto pare faceva comodo. Naturalmente anche la rivoluzione Russa di Lenin fu possibile perchè banchieri come Warburg (Ebreo Americano) finanziarono. Anche Solzenicyn in Lenin a Zurigo ne parla.

Storia della moneta parte terza.

Arriviamo alla fine della seconda guerra "mondiale". A quanto pare gli Americani vinsero e diventarono lentamente i padroni del mondo e l'esempio da seguire per tutti fù quello di questo paese dove in pratica ognuno poteva raggiungere il suo sogno. Oramai la tecnologia e le armi di distruzione erano tali da spingere i governanti dei vari paesi a non voler litigare più, perchè ciò avrebbe comportato probabilmente la distruzione del pianeta.
Così si volle fare in modo che l'economia del mondo fosse il più aperta possibile, e si tentò di uniformare le valuta, rendendo il dollaro come parametro di riferimento di tutte le altre monete, e chi stampava il dollaro (Gli azionisti della FED), gestiva in altre parole le finanze del mondo. Del resto l'America era anche la nazione più militarmente e tecnologicamente evoluta, e nessuno aveva nulla da ridire.
Nel '71 Nixon decise che la moneta non aveva più controvalore aureo e che quindi si doveva accettare semplicemente perchè si aveva fiducia negli Stati Uniti.
Nessuno ebbe un cavolo da dire ed il mondo andò avanti, anche perchè il petrolio, che era la fonte primaria di energia poteva essere venduto, guarda caso, solo in dollari. Così si era già avviato il progetto per un governo mondiale, che come disse Warburg negli anni 50, avremo; che ci piaccia o no.
Per regolare l'economia si pensò male di non pensare tanto alla moneta, sennò venivano fuori altri casini e guerre, ma si reimpostò l'economia sul concetto di PIL, ficcando i testa alla gente che la ricchezza vera di un paese non era la moneta, ma quanto girava velocemente al suo interno, producendo ricchezza. Il punto è che comunque anche se uno è ricco di infrastrutture, ma non possiede la moneta, prima o poi sprofonderà nel debito verso chi la possiede.
Arriviamo agli ultimi anni dove il progetto di globalizzazione era quasi ultimato: per evitare guerre uniformiamo ancora di più i paesi e le loro monete: creiamo l'Euro, creiamo l'Amero ed una moneta per l'Africa, poi piano piano saremo tutti parte di un solo popolo, e riusciremo a progredire verso l'infinito ed oltre. Come in Star Trek.
Il problema è che volendo globalizzare l'economia e la società, avendo come primo fine l'economia e non l'uomo, si stava distruggendo l'umanità stessa, perchè mirare al profitto senza considerare l'uomo, significa distruggere l'uomo.
Se quindi gli stati perdevano di potere, per lasciare posto a questo governo economico mondiale che incoraggiava l'Euro e che incoraggiava le multinazionali, risultava un potere enorme, oltre alle grandi aziende lo avevano alcuni gruppi di potere non democratici, come società e sette più o meno segrete, a volte di stampo religioso, ed elitè di banchieri e scienziati, esperti della "tecnofinanza".

Ruolo degli Ebrei nella moneta.

C'è un complotto Ebraico per governare il mondo? Non so se sia corretto chiamarlo complotto, anche perchè oramai è sotto gli occhi di tutti il fatto, che gli Ebrei, potendo poggiare su una comunità internazionale, abile nella gestione del denaro e molto coesa, abbiano conquistato la maggior parte dei posti d potere.
In pratica è nella loro religione, perchè tra di loro, come scritto nel Deuteronomio, ogni sette anni si abbuonano i debiti, mentre ai non Ebrei non li abbuonano. Così "allora farai prestiti a molte nazioni, ma tu non chiederai prestiti; dominerai su molte nazioni, ma esse non domineranno su di te."
Spero non avesse ragione Lorenz quando diceva che il mondo finirà a causa delle religioni, quindi penso che l'importante sia cercare di muoversi cercando di avere una coscienza più perfetta possibile, con misericordia, amore e verità, e cercando di avere un etica giusta degli affari.

La moneta di oggi è giusta?

La moneta di oggi non è stampata in regime di democrazia, ed oramai sta diventando sempre meno controllabile dagli enti statali. La moneta di oggi è una moneta debito perciò una persona si arricchisce se in pratica qualcun'altro come uno stato, od un privato si indebitano. La moneta di oggi diverrà virtuale e sarà sempre più difficile controllare chi stampa moneta. La moneta di oggi sarebbe illegale per gli stati come l'Italia, perchè la sovranità monetaria non è del popolo ma dei banchieri. Del resto se ciò è potuto accadere è anche perchè la gente comune non si è mi rivelata in grado di gestirsi se non aveva un forte ideale.

Ci sono alternative a questa moneta?

- La prima alternativa sarebbe tornare ad un controvalore metallico quale l'oro. Ciò sarebbe poco pratico in termini di comodità, inoltre in molti si sentirebbero presi per il culo per quanto è avvenuto, ma in molti a Wall Street ci stanno già pensando.
- La seconda sarebbe usare una moneta locale complementare alla prima, convertibile, poichè inconvertibile vorrebbe dire una chiusura forse impensabile per il livello che ha raggiunto la nostra civiltà, e per tentare di evitare guerre.
La moneta complementare, permetterebbe forse più coesione sociale a livello locale, ma non sarebbe una vera e propria alternativa, solo un piccolo cerotto.
- La terza sarebbe una moneta popolare: sempre senza controvalore ma emessa dal popolo della terra che si gestisce in base ad una democrazia diretta. La critica a questa soluzione è che si verrebbero comunque a creare disparità dove qualcuno nel lungo termine, riprenderà una fetta grande di potere e forse di nuovo il controllo della moneta, perciò a meno che non si opti per un totale appiattimento delle persone di tipo Marxista (dove comunque qualcuno deve governare), l'esperimento sarebbe in altre parle una specie di annullamento totale dei debiti e crediti, una specie di mega giubileo, o "Reset" per ricominciare tutto daccapo, ciò potrebbe portare però a molto caos.
- La moneta basata sul prestigio sociale che teorizzava un professore della Bocconi è un utopia, perchè presuppone una totale comunanza di intenti e di visione riguardo a ciò che è socialmente auspicabile, condiviso ed utile. In altre parole sarebbe possibile se le persone fossero uniformate a tal modo da avere un medesimo cervello.
- La moneta, secondo quanto teorizzò John Law, sarebbe una moneta che si basa su quello che abbiamo, ovvero sulla superficie terrestre che verrebbe divisa in tante piccole parti. La moneta sarebbe convertibile in pezzettini di superficie terrestre. Chi non ha abbastanza pezzettini di superficie terrestre, sarebbe costretto a lavorare per chi ce l'ha. Questo ovviamente porrebbe fine alla democrazia, e per alcuni porterebbe ad un livello di corruzione più elevato, inoltre non è sempre facile suddividere terreno secondo il valore adatto.
- La moneta deperibile toerizzata da De Simone, sarebbe una moneta che deve essere comsumata oppure ogni anno perde una pecentuale del suo valore. Questa teoria non ha senso, perchè in realtà la stessa cosa è giocata dal'inflazione.

Arrivati a questo punto abbiamo già comunque capito cosa accade:

Moneta virtuale controllata dalla elitè bancaria.
Ma non è meglio un bel giubileo totale, oppure ancora lasciare che il popolo si stampi la moneta da solo? Male che vada si riinizia tutto daccapo, e comunque non si sceglie di essere schiavi.
Se la cosa è impensabile almeno, bisogna pretendere totale trasparenza, e non hanno più senso i paradisi fiscali, Euroclear, eccetera.

5 commenti:

damiano ha detto...

Hai fatto un bel quadretto storico. Da approfondire.

Ma sulle soluzioni, il "principio chiave" che si deve seguire, è che la moneta debba essere di "proprietà del portatore". Perché essa ha in se il "valore" che misura. Altrimenti non vedo perché usare una altra forma di moneta. Il passaggio è essenziale.

Una cosa penso sia chiara come il sole: il sistema attuale è pura usura, e se ci interessa la Libertà deve cambiare.

Così come gira la mentalità oggi giorno, sarebbe quasi impossbibile creare strade alternative *senza* l'uso della moneta.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Uno dei problemi é che sono "loro" a decidere il valore della moneta sia virtualmente che attraverso giochetti sporci del mercato...

Arthur ha detto...

E' giusto dmonax, ma anche gli Euro sono di prorietà del portatore, solo che è una proprietà pari a niente. E' come una frazione di autorità controfirmata da Trichet.


Daniele, Giochetti più o meno sporchi, questo è quanto risulta

damiano ha detto...

Più che proprietari del niente direi proprietari del "debito" che rappresentano per chi le ha in mano.

Come si fa a considerarsi proprietari di moneta non propria?

Arthur ha detto...

in senso lato hai ragione, tu hai in mano il debito di qualcuno nei confronti della banca, ma dal tuo puto di vista quello corrisponde ad un tuo credito nei confronti di essa.