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lunedì 19 ottobre 2009

Considerazioni sull' ordine del mondo

Ordine è tra quelle che ritengo essere le parole più importanti in uso nella lingua Italiana.

Deriva dal Latino ordo, alcuni lo fanno risalire addirittura fino al Sanscrito rnomi o qualcosa del genere, che significherebbe mi metto in movimento.
Ordine può essere inteso come concetto in senso lato, quindi come sistemazione degli oggetti secondo un certo criterio, oppure può essere usato per identificare un gruppo di persone o cose che sottostanno ad una gerarchia o ad altri criteri (Ordine alfabetico, cavalleresco, religioso, professionale, ordine di una matrice, ordine massonico eccetera).
In Italiano un ordine è anche un comando, il verbo ordinare può essere infatti inteso sia come mettere a posto, sia come imporre un comando.
La cultura Italiana è piena di riferimenti all'ordine, sia esso riconducibile ad un principio massonico, sia come principio logico-algebrico,sia esso come modello cattolico.
Quanto sta scritto sopra al Dollaro, alla base della piramide: Novus Ordo seclorum, conferma quanto sia importante l'ordine come concetto astratto.
Anche guardando alle cose di tutti i giorni ci è chiaro che in Italia viviamo all'interno di un mondo dove l'ordine gioca un ruolo fondamentale, e dove i richiami massonici sono alquanto chiari.
Quando ero alle elementari mi ricordo che la maestra chiese a tutti di comprare e portare a scuola una squadra ed un compasso, si impuntò molto sopra questo dovere, anche se in realtà il compasso l'avremmo usato una o due volte in croce. Non credo sia accaduto in tutta Italia, anzi mi pare di ricordare che nella classe a fianco nemmeno fu richiesto, nemmeno mi importa sapere se fosse un idea riconducibile direttamente alla massoneria.
Ad ogni modo frasi di uso comune testimoniano come sia chiara la filosofia riguardo l'ordine delle cose.
Mio padre mi diceva sempre "Ogni cosa ha il suo posto ed ogni posto ha la sua cosa" io mi incazzavo da matti, ed obbiettavo sempre che era alquanto relativo, perché magari quello che lui credeva essere il posto ottimale magari non lo era per forza di cose visto che non era onnisciente. Lui confessò che avevo ragione, ma che almeno finché non avevo diciotto anni e dovevo stare in casa sua avrei dovuto starlo a sentire, poi potevo fare come volevo.
Altre frasi d'uso comune testimoniano come l'ordine geometrico sia importante nella vita quotidiana.
Sei a posto? [per dire "stai bene?", ma di quale "posto" stiamo parlando?]
Riga dritto! [per dire "fai il bravo"]
Ti quadra? [per dire ti sembra vada bene?"]
Bisogna che lui si metta in squadra! [per dire "bisogna che si comporti seriamente"]
Devi mettere dell'ordine nella tua vita! [per dire, "vivi in modo più razionale"]
Questo accompagnato naturalmente, da una cultura, che cerca di rimanere nel pratico e di non considerare troppo il comportamento che cerchi di elevarsi o di riflettere: quante volte avrete sentito dire "Quello, ha i piedi per terra, ha la testa sulle spalle, non è un sognatore, non ha la testa tra le nuvole". Freud arrivò addiriturra a definire il pensiero filosofico come paranoico.
Questo post comunque non vuole essere un attacco alla disciplina della geometria, tanto cara ad architetti geometri, muratori, e studiosi contemporanei di ogni specie. Vuole essere una considerazione sull'ordine delle cose.
Secondo molti studiosi fin dai tempi dell'antica Grecia, non è esatto che due rette parallele che tendono ad infinito non si incontrano mai, questo potrebbe portare a riconsiderare tutta la geometria universale e forse anche la nostra percezione del mondo.
Nonostante ciò sarebbe ipocrita sminuire l'importanza che ha avuto la geometria nello sviluppo di questa civiltà.
Al di là delle meraviglie raggiunte dalla tecnologia, mi sono molto stupito ad esempio nel guardare questo video sulla matrice geometrica dell'universo, soprattutto nell'ultima parte dove attraverso un esperimento si può vedere come a diverse vibrazioni corrisponda una diversa figura geometrica. Questo a mio parere, potrebbe portare ad una vera e propria apoteosi della geometria.
Ora, dopo quanto detto, mi sembra giusto considerare i pro e contro dell'ordine in senso lato.

Analisi sull'albero e l'agricoltura

Uno dei paradigmi principali della filosofia dell'ordine è riscontrabile nell'agricoltura. Seguite bene questo discorso perché è molto, molto importante.
Gli alberi vengono piantati in filari equidistanti tra loro seguendo linee rette e mantenendoli alti grosso modo uguali, potandoli in modo che assumano una forma simile e raggruppando sempre piante dello stesso tipo.
Certamente questo metodo è tra i migliori modi per poter organizzare l'uomo in modo da produrre più beni possibili nel minor tempo possibile, lavorando il meno possibile.
Se ad esempio poniamo un filare di peschi, avremmo ad esempio un campo di 10 ettari coltivato con centinaia di peschi equidistanti tra loro in file dritte.
Non mi sento di criticare a pieno questo modello, perché in effetti è funzionale:
basterà passare con un trattore per poter potare i rami in autunno e raccogliere in estate le pesche per poter avere a disposizione migliaia di pesche per quintali e quintali di qualità molto buona, parlo per esperienza personale.
Ci sono però dei contro non indifferenti in questa metodologia:
- In primis la raccolta andrà fatta quando le pesche non sono ancora del tutto mature, poichè per assicurarsi di poter prendere le pesche tutte assieme ed in modo che ci sia il tempo per la distribuzione, bisognerà staccarle dall'albero quando il punto di maturazione non è ancora completato.
- Seconda considerazione da fare, nel caso venisse una grandinata le pesche sarebbero facilmente rovinate, mentre se avessimo lasciato crescere i rami ulteriormente, anche se la raccolta fosse stata più difficile e meno produttiva, avremo avuto probabilmente le pesche molto più riparate dai rami contro le intemperie.
- Teza considerazione da fare, abbiamo tante pesche da dovere vendere a tante persone, ed utilizzato tutto il campo per produrre pesche destinate a persone che non sappiamo ancora se vorranno effetivamente quelle pesche; inoltre nel caso le pesche si dovessero accidentalmente ammalare o dovesse venire una grandinata, avremmo avuto tutto il raccolto rovinato, mentre invece se avessimo diviso il campo in quattro parti, dove da una parte avessimo piantato pesche, dall'altra ciliegie, dall'altra meloni, e dal'altra nocciole, avemmo potuto essere più tranquilli poichè alcuni parassiti attaccano una pianta e non un altra, o comunque la grandinata potrebbe rovinare ad esempio le pesche, ma non le ciliegie i meloni e le nocciole.
- Quarta considerazione da fare riguarda il fatto che la biodiversità è importante anche per quanto riguarda la stessa agricoltura, se non utilizzassimo fertilizzanti chimici, molte piante avrebbero giovamento dalla vicinanza di altre piante di diversa specie.
- Quinta e più azzardata considerazione da fare, è che non è detto che una pianta dritta sia migliore di una pianta storta. Certo una pianta dritta si può sviluppare meglio in alto, ma paradossalmente l'uomo finisce comunque per potare le piante nella loro altezza, perciò questo discorso non tiene più, inoltre se una pianta è lasciata a se stessa, probabilmente sarà meno avvicinabile dall'uomo in considerazione del fatto che i rami verrebbero a svilupparsi in tutte le direzioni, ma per quanto riguarda la pianta stessa, essa seguirà la luce, e se la saprà cavare egregiamente anche da sola, se riuscirà ad avere dell'acqua a sufficienza.

Ma l'estetica dell'ordine, del diritto, dei filari e della agricoltura di massa sovragestita si è imposta come un dogma, e solo ora si sta mettendo in discussione, fino a l'anno scorso non era consentito nemmeno vendere asparagi o frutta che non fosse diritta, pensateci sopra.

I frattali geometrici negli uomini, animali, foglie e nei fiori.

La geometria però rimane comunque presente anche innata nelle forme di vita.
Non siamo forse noi, quasi simmetrici, con due occhi, due mani, due gambe, due orecchie, due polmoni, due maroni in simmetria?
Non è forse lo stesso per molti animali e piante?
Ora prendiamo una foglia di fico, sembra perfettamente simmetrica, con una serie di venature al suo interno simmetriche, che avvalorano appunto la teoria dei frattali.
In realtà però non è proprio così.
Le foglie sono simmetriche perchè noi crediamo siano simmetriche. Provate ad andare a fare un giro in un parco e vi accorgerete che non è affatto così,la foglia sembra simmetrica ma vista da vicino non lo è.
L'uomo, ugualmente sembra simmetrico, ma non è così: ha il cuore spostato verso un lato, ha il fegato da una parte e la milza dall'altra e solitamente ha il cervello che funziona in maniera asimmetrica, ovvero ha ad esempio il centro del linguaggio nel lato sinistro, e quello dell'intelligenza spaziale nel lato destro.
I favi delle api sembrano simmetrici, ma in realtà sono quasi-simmetrici, e capita a volte che siano nettamente asimmetrici.
Ho fatto uno degli esempi più complicati, la geometria del favo è infatti uno degli argomenti più trattati, infatti pare che la forma esagonale dell celle sia il frutto di un procedimento acquisito e poi diventato insito nella natura delle api, finalizzato al risparmio dello spazio e della cera utilizzata.
Ma che simmetria vi è allora in una patata, o in un albero selvatico, od in un peperoncino?
Quello che perciò sappiamo è che la simmetria in natura non è mai perfetta, così come figure geometriche perfette difficilmente sono presenti. La terra non è una sfera, un fiume non è mai diritto, le formiche sembrano simmetriche solo a prima vista.

Costanti e casi ricorrenti nella misurazione della natura

Eppure nonostante ciò vi sono queste strane correlazioni che vedono costanti alcuni rapporti come la circonferenza ed il suo raggio oppure un triangolo ed i suo lati.
Come mai? Perchè il diametro per 3,14... è sempre (quasi per via dei decimali infiniti) uguale alla circonferenza?
Perchè il quadrato dei lati costruiti sui cateti di un triangolo (solo se esso è rettangolo) è uguale al quadrato costruito sull'ipotenusa?
Qui non stiamo parlando di presunte sezioni auree, stiamo parlando di proporzioni sempre e facilmente riscontrabili.
Probabilmente esistono delle regole naturali che lasciano trasparire che vi sia un ordine delle cose, l'ordine però noi non lo conosciamo poichè prende in gioco troppe differenti variabili a noi anche non note, conosciamo solo alcune manifestazioni di questo immenso mondo.

Epilogo

La geometria è importante ma per niente deve essere innalzata a disciplina madre.
Dio è anche intendibile come architetto, ma dalla geometria dello spazio non possiamo credere di comprendere Dio che non può essere declassato a semplice architetto Universale, i Musulmani ad esempio danno 99 nomi ad Allah, e anche alcune branche della scienza ci spiegano come lo spazio sia un concetto non sempre identificabile in maniera univoca.
L'apoteosi della geometria e la ricerca di un ordine estetico e di un ordine volto alla massima efficienza, sono atteggiamenti pericolosi: non vi è una razza più perfetta e non vi è un ordine delle cose più perfetto, anche perché non abbiamo i parametri per giudicare. La perfezione non la conosciamo.
Così come è difficile dire che una stanza è tenuta ordine se non guardiamo dentro agli armadi o se non si sa quanto essa è grande, al pari sarà difficile dire che stiamo ordinando il mondo se non sappiamo nemmeno come è fatto l'Universo e cosa o come bisogna ordinare le cose al suo interno.
In mezzo a questa incertezza potrebbe essere lecito sentirsi smarriti, bene, io credo che la verità e le cose giuste da fare risiedano dentro chi le cerca con onestà e amore.

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