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lunedì 28 febbraio 2011

L'essenza del tangibile

Questo è quanto può produrre la mia mente.

Tutta la materia che vediamo è interpretata dal nostro cervello che è stato abituato ad elaborarla secondo quanto appreso dall'ambiente superficiale e non secondo quanto sappiamo essere vero dentro noi stessi.

Quando qualcuno parla della matrice geometrica dell'universo, l'ordine delle cose, la realtà interpretabile geometricamente, sta commettendo l'errore di percepire la realtà esteriore senza rapportarla alla propria realtà interiore.

In realtà il fiore che sboccia non è simmetrico, così come la foglia non è simmetrica.
Non dobbiamo fermarci a notare la simmetricità dei petali o delle venature della foglia, quella è la visione esteriore.
La visione interiore è pensare di essere il seme, che riceve nutrimento e che cresce proiettandosi verso la luce, e che portando dentro di se filogeneticamente un patrimonio genetico si esprime assecondando delle leggi vibrazionali che non sono un dogma. Oltre a ciò è da notare che sono stati selezionati nel tempo i fiori più simmetrici poichè ci siamo sempre lasciati ingannare dall'aspetto superficiale, credendo che la simmetria fosse bellezza o preferibile alla non simmetria, quando invece ciò non sta scritto da nessuna parte.

Se notiamo le rose di adesso, sembrano prese da un campo di costruzioni lego.
Se abbiamo in casa foto di rose di inizio secolo, notiamo come fossero diverse, gialle al centro, com petali più aperti e foglie meno simmetriche e più leggere.

In questo senso, stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus è vero: se non possediamo più il seme dell'antica Rosa, e se non possono essere più riprodotte le condizioni ambientali (di luce, microorganismi, aria, elettromagnetismo, minerali) di un tempo.

Così la verità è dentro a noi stessi, confrontandoci con tale verità non possiamo non incontrare lo spirito che permea il tutto. Poichè senza spirito il seme non è nulla.
E chi sa accogliere lo spirito ha in sè la continuità del principio.

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