Pages

martedì 17 maggio 2011

Del paradosso vitale quattro

Ora siccome l'uno è a se ma è anche parte del tutto, si potrebbe concludere che l'uno non è a se ma che l'uno non esiste ed esiste solo il tutto.

Questo potrebbe essere vero, in questo senso ogni nostra percezione sarebbe un illusione. Sarebbe un frammento del tutto che prende identità.

Ma non si può negare che la nostra percezione non sia reale poichè se ciò fosse tutta la nostra realtà sarebbe irreale, ed ogni azione non avrebbe significato, come quello che sto scrivendo.

Se però tutta la nostra realtà fosse irreale ed illusoria, rimarrebbe sempre il quesito di capire come definire questa illusione.
Il frutto delle nostre percezioni sarebbe originato forse da un adattamento mendace al tutto? E se così fosse da cosa sarebbe scaturita questa degenerazione nella percezione del tutto e quindi l' allontanamento da esso? E in quale dimensione staremmo dunque vivendo? Una dimensione falsa?
No non può essere, perchè se fosse del tutto falsa non mi potrei render conto di quello che ho appena scritto, ovvero che esiste solo il tutto e non l'uno. Non potrei nemmeno pensarlo.
Allora forse in una dimensione ridotta?

E se, tornando all'esempio dello scorso post, l'albicocca non è eterna, come mai le leggi che regolano il suo ritorno nel ciclo vitale lo sono?
Mi spiego meglio.
L'albicocca non dura all'infinito. Quello che sembra durare all'infinito è però il prinicipio mediante il quale le sostanze dell'albicocca si trasformano sempre e comunque in qualcos'altro e non scompaiono, per la legge che nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma.

A meno che....

Questa legge non sia falsa.

Siamo forse davanti al più grande inganno di tutti i tempi?

Gia Newton elaborò la legge di gravitazione universale, che è poi stata falsificata quando la velocità aumenta verso a quella della luce. Leibniz glielo aveva detto che era una cazzata orba e che si era esaltato seguendo le idee alchemiche rosacrociane che vogliono trovare una legge divina in tutto e per tutto ed a tutti i costi, fondamentalisti geometrici del cazzo.

Allora se per caso, non fosse vero che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma?
Del resto non è forse stato creato l'universo?
Del resto è poi vero che tutta l'acqua che evapora torna giù?

Allora sono giunto ad alcune comnclusioni.

1 - Se non esistono verità assolute, allora non è vero che nulla si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma.
2 - Se esistono verità assolute, allora mi dovrebbero spiegare cosa sono i buchi neri e cosa è l'antimateria per filo e per segno, io nel frattempo NON CREDO più a questo principio

3 - Mi sta sorgendo un enorme dubbio. Enorme. ENORMEEEEEE

Che in realtà siamo dentro ad una scatola chiusa, e basterebbe aprirla. Come quando si diceva che lo spazio era vuoto, che poi non è mica davero vuoto vuoto non può essere, sennò come arriverebbe la luce del sole, o come arriverebbero i meteoriti.


Allora col cazzo qua c'è qualcuno che mi sta fottendo.

Mi stanno fottendo cavolicchio.

Mi dicono nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma.
E allora come cavolo è che le piante producono più ossigeno di quello che consumano.
Mi si dice, perchè possono usare l'energia del sole.

E alloraaaaaa???????

Qua c'è un fattore extraterrestre che entra in gioco. Vai poi a far misurare l'energia che perde il sole per vedere se la legge che nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, funziona ancora, mannaggia il diavolo.

E allora qua non si può continuare a fare i conti solo con la terra e dentro alla terra.

Per aspera ad astra. E' ora di uscire, basta staganre qua dentro, rinchiusi e controllati boia d'un mondo ladro.

4 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lieve ha detto...

Ciao Arthur :)
Stai facendo letture particolari ultimamente? Vedo che stai scrivendo di argomenti tra la scienza e la filosofia :P

Io ci credo che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Certo è impossibile da verificare nei macrosistemi, ma nei micro sì. E poi non mi piacerebbe credere in un universo dove qualcosa o qualcuno può essere completamente annientato, anche se quel qualcuno fosse il mio peggior nemico o_0.

Ho eliminato il commento di prima perchè non era carino postare dall'ufficio :P

Arthur ha detto...

Fortuna che il blog si chiama Quaderno degli appunti, Lieve, altrimenti se fosse un blog serio non mi potrei permettere questi deliri.
Nessuna lettura particolare.
Però il fatto che qualsiasi idea tu possa generare sia in realtà già presente e che sia impossibile creare qualcosa, ma solo trasformarla, un pò mette in soggezione.
Ci hai mai pensato? Se il niente non esiste, allora è impossibile creare qualcosa dal niente :)
Nichilismo?
In realtà è un concetto fondamentale, se ammetti che il niente esista puoi anche liberare la coscienza da tanti vincoli, ma allo stesso tempo, a mio avviso devi riconoscere un principio, oppure i rischi di diventare un animale feroce sono alti.
Comunque io non dico che l'Universo stia annientandosi, io dico che da quanto vedo, tutto si trasforma, ma non posso essere certo che nulla si crea e nulla si distrugge.

Lieve ha detto...

Be', credo che siamo in tanti a usare i blog per i nostri deliri personali ;)

Comunque il "nulla si crea e nulla si distrugge" non lo avevo mai applicato alle idee, solo alle cose...Certo, spiegherebbe perchè ogni volta che guardo un film, leggo un libro o sento una canzone, mi ricorda sempre, vagamente qualcosa che ho già visto, letto e ascoltato...Però mi rifiuto di pensare che non si possa essere completamente originali, quindi forse hai ragione tu e il niente esiste perchè si può creare qualcosa dal niente... o almeno è legittimo avere il dubbio ;)