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martedì 31 maggio 2011

Perchè non ho votato alle comunali

Ha vinto il candidato rappresentante la coalizione di sinistra nella mia città, non succedeva da molto tempo, sembravano secoli ma in realtà andando a controllare ho riscontrato che alla fine delgi anni 80 era stato eletto un sindaco di sinistra, che elogiava molto il socialismo dei paesi nordici, ma che in realtà non aveva mansioni uguali a quelle che affrontano i sindaci attuali, poichè dagli anni 90 l'importanza delle autonomie locali e della delocalizzazione è cresciuta, così come è cresciuto il benessere economico degli abitanti, crescita che si è poi fermata due anni fa.

Ora, in vita mia non ho mai votato per un partito che richiamasse in qualche modo il comunismo, perchè ha ragione Berlusconi a dire che il comunismo è un idea falsa, ed ha ragione sempre Berlusconi a dire che il comunismo esiste ancora, soltanto che le persone non lo capiscono. Vi sono ancora personaggi che vogliono un futuro dove l'umanità sarà tutta uguale, dove il pensiero sarà unico, anzi per assurdo ci stiamo più avvicinando adesso al comunismo piuttosto che al tempo delle brigate rosse.
Adesso il comunismo è concretamente possibile, prima non lo era ancora, poichè vi è la tecnologia per la standardizzazione della vita, il controllo globale, ed una buona accettazione di essa da parte dei popoli.

D'altra parte non mi andava di votare nemmeno per l'esponente di destra che dichiara apertamente che mira al minimo intervento dello Stato ed al massimo ruolo del mercato, perchè in questi ultimi tempi mi sono sentito preso in giro da questa ideologia del mercato. Mi sono sentito preso in giro perchè noto una netta discrepanza tra come si muove l'economia e come si concretizza nel mondo reale, perchè dare fiducia ad una moneta virtuale che viene moltiplicata e gestita da società tipo banche d'affari che hanno mille giri poco chiari, che convertono ogni attività umana e bene in leggi di mercato che sono poi stravolte da operazioni che ampliano il valore delle cose tramite effetti leva dei derivati, tramite giri strani di flussi monetari tra multinazionali ed altre multinazionali dislocate nel mondo tra pardaisi fiscali e scatole cinesi, dimodochè effettivamente non vi è più sincronia nè relazione concreta tra quella che è, come dice Tremonti, la tecnofinanza, e quella che dovrebbe essere la remunerazione valutabile per il lavoro, il prezzo di beni e dei servizi.
Non so se come dice il film Zeitgeist moving forward che è forse uno dei filmati più di successo su Internet (e che è grossomodo una specie di nuovo comunismo) dica la verità quando parla di una cabala che governa il mondo tramite il sistema bancario, quello che percepisco è che dare fiducia ad una moneta virtuale moltiplicata a piacimento da certe banche e strumentalizzata in modo che chi sta dentro alle grandi banche sappia le regole e le informazioni per guadagnare mentre chi sta fuori debba accettare passivamente di indebitarsi o fidarsi ciecamente avvallando questo sistema, magari riscuotendo affitti o vendendo i suoi prodotti in questa valuta, non mi piace per nulla.
Non mi piace, non mi piace perchè è contro al mio interesse, perchè credo di stare curando i miei interessi, quando in realtà ho in mano fogli di carta o su un computer di una banca delle cifre, che sono una delega al potere conferitomi dalla banca centrale, che sembra l'emblema della correttezza quando non lo è, ed ancora peggio che genera una valutazione dell'unita di misura della ricchezza che accentra il potere in templi bancari dove a rigor di logica si potrebbe comprare tutto il mondo e decidere del destino di tutte le persone, di quanto e cosa debbono mangiare, di come e dove possono spostarsi, di quali comportamenti sono accettati e quali no. Perchè se la moneta ha piena fiducia e pieno utilizzo, e vi si unisce anche il pieno controllo della tecnologia , allora la materia (direttamente o tramite energia) e quindi le persone, saranno plasmate da chi ha il potere contrattuale sopra ad i terreni e disponibilità incredibile di moneta, generata dalla tecnofinanza.


RICAPITOLANDO

Attualmente, mi sono proposte due opzioni di scelta

La prima è quella di dare fiducia ad una ideologia, che mira alla democrazia, ma se accetta il sistema economico perde di significato e se non lo accetta mira a rendere le persone tutte uguali ed un pensiero unico penalizzando i difetti degli altri così come i pregi, ed arrivando ad una perdita della coscienza personale per spostarsi verso una coscienza collettiva, dove in realtà la coscienza più forte prevarrà sulle altre, senza per forza di cose essere migliore. Anzi.

La seconda è quella di dare fiducia ad una altra ideologia, che mira al libero mercato ma che in realtà non è libero ma è pesantemente influenzato dal potere contrattuale che risiede nella capacità di alcuni templi di gestire il denaro tramite stratagemmi che lo espandono e moltiplicano facilmente nel tempo tramite alcuni meccanismi che si basano sul creare denaro dal debito di altri e la loro accettazione di ciò.

Esiste una terza ideologia che è quella fascista, che forse non era così male, ma che a lungo andare dovrebbe trasformarsi in una delle due precedenti.

Oppure esiste la mia ideologia, che è quella di tentare di non uniformarsi agli altri, e di essere consapevole della ingiustizia del sistema economico, che credo possa essere migliorata solo tramite un idea che spiegherò tra breve

1 commenti:

Lieve ha detto...

Allora sono curiosa di leggere qual è questa idea...Io non avevo counali alle quali votare ma ti confesso che scegliere uno schieramento di questi tempi è davvero difficile anche per me o_0
Sarei per il libero mercato...se fosse libero